Anima inquieta desiderio arrogante. Costretta all'angolo affonda intensa. Perplime la razionalità giocando sensuale. Estasiata dall'immaginazione si nutre di realtà.
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Interpello il Cervello, Geometra della mia casa. "Geometra. Bramo la stanza del Silenzio delle Voci Dannose. Quella della Tolleranza per gli Inutili. E le scale per chi pretende di crescere." "Pretende?" "Sì! Per arrivare alla porta d'ingresso. La voglio ripida, che sia sudata ché senza Sudore non c'è apprendimento. E nemmeno Apprensione. E nemmeno Passione. Può esserci Crescita senza Passione?" "Posso risponderti di muri. Io ho la Passione per i muri!" "E allora erigi un muro di gomma nella stanza delle Menti di Rimbalzo! Che trascorrano le ore a rimbalzare da sé non contro la mia Pazienza. Ecco! Voglio pure la stanza della Pazienza. Falla piccola, nel sottoscala, ché il muro del Rimbalzo permetterà economia." "Altre richieste?" "Una scritta." "Una scritta?" "Sì! Impressa sul viale d'entrata, ai piedi della Scala della Passione ché possano essere consci, fin da subito, che ciò che è morto nel Lago dell'Ignoranza non deve salire!" "Vorresti dirmi che c'è pure un lago?" "Hai Ragione, meglio un fossato e la Scala funga da Ponte della Consapevolezza: puoi gettarti se non ce la fai! Acqua riscaldata per cortesia, che l'Ignoranza ama la Bella Vita." "Comincio a domandarmi quanto ti costerà questa casa..." "Non troppo. Giusto qualche sgonfio schiaffo già evitato in passato: mi accuseranno di Arroganza e di Supponenza. E periranno nell'Invidia senza conoscere mai l'Autostima. Faranno tutto da soli. Piuttosto! Ampliamo la Terrazza sul retro, quella sulla Conoscenza: che sia confortevole e atta a osservare Panorami di Oggettività e Saggezza. Voglio starci comoda, ospitare i benvenuti, godermi lo spettacolo. Che accolga orgasmi illogici del Pensiero Laterale" "Pensiero Laterale? Saggezza? Ma i Saggi son tutti morti!" "Quelli sono i Poeti, scemo!" Accarezzo la mia pelle lì dove le tue mani hanno toccato. Calde. Gentili e forti. Sfioro le mie labbra lì dove la tua bocca ha ceduto. Intensa. Delicata e pretenziosa. Stringo la mia carne lì dove il tuo corpo ha premuto. Generoso. Avvolgente e penetrante. Respiro il mio respiro lì dove le tue labbra hanno sfiorato. Dolci. Indecise e vogliose. Cerco il mio piacere lì dove il tuo tocco ha stimolato. Sapiente. Intenso e sicuro. Piacere estremo. Vuoi essere trattata diversamente da come "gli uomini trattano le donne"? Dimostra di esserlo, diversa. Non invidiare le altre. Ama te stessa. Non lamentarti di ciò che non hai. Guadagnatelo. Esci dalla parte, la finzione ti annienta. Devi volere, fortemente volere. Respirarti dentro. Infrangere le regole. Non amare per dovere, per bisogno, per avere accanto qualcuno. Ama per piacere, per passione, per sentire dentro l'altro. Sono nata dentro pagine che avevano la pretesa di essere già scritte. Sto passando la mia vita strappandole, una ad una. Riscrivendole, una ad una. Morirò lasciandone una intonsa. Quella sulla quale mio figlio scriverà della mia ultima espressione. Appagata e serena. Di vita vissuta. Di nulla lasciato al caso e di nessun caso divenuto nulla. Scriverà questo sorridendo senza tristezza perché io gli avrò insegnato che le cose finiscono, tutte, e non c'è replica. E saprà che ho voluto conquistarmi la vita che più mi si addicesse. E saprà che l'impegno mentale che mettevo nel fare qualsiasi cosa era talmente intenso da far fatica a rallentare, da non voler rallentare. E saprà che non avevo rimorsi. E saprà che non avevo rimpianti. E saprà vivere. Non sopravvivere. Vivere. Le anime in pena soffrono freddo. Le anime fredde soffrono pena. Tessono tele di no ricevuti ancor prima che il ragno decida di farle preda. Si divincolano tra il desiderio d'amore e la mancanza di contatto. Ignorano il tempo, senza rendersi conto dei giorni che scappano. Possono uscirne domani. Se decidono di essere se' stessi. O forse mai più. Riempio le tue mani della mia carne. Ti cedo il possesso di ciò che sono. Vattene altrove e portati la mia testa. E' un gioco sottile. Di vibrazioni che nascondono pelle. In una prospettiva diversa. Dove l'ipocrisia viene annullata. Vivo di urgenza. Non tollero di sopravvivere. Detesto la realtà limitata in cui l'oggi non esiste. Quella che spera nel domani. Quella illuminata dalla finzione. Quella sostenuta dall'artefatto. Dove non c'è nesso tra essenza e apparenza. Solo distorsione di legami. Condivisione di anime assenti. Vivo di urgenza. Non tollero di sopravvivere. E' il momento di confessarmi. Ne ho scritte e fatte di cotte e di crude, ne penso di ancora peggio. Le mie scelte possono essere condivisibili oppure no (non che me ne importi un granché, chi mi conosce lo sa) ma vi racconto cosa mi stimola da qualche giorno! Sono caparbia (anche questo chi mi conosce lo sa) e quando mi metto in testa una cosa attivo il pensiero collaterale per raggiungere l'obiettivo, quindi: confesso questo post è un tranello vero e proprio per attirare la vostra attenzione, perché si sa che le tette e l'eros tirano più delle cose tristi!! Non c'è nessun nuovo racconto erotico ma il desiderio che guardiate questo video e partecipiate a questo progetto. Prima di farvi conoscere Beatrice 31enne ammalata di un tumore del cazzo che le ha messo in discussione il futuro, vi dico subito che la consistenza della partecipazione al suo progetto è di DUE MISERI EURO PER DARLE LA POSSIBILITA' DI MANIFESTARE ATTRAVERSO UN SITO LA SUA VOGLIA DI VIVERE!! Non sono nessuno per dirvi cosa fare, ma il vostro buonsenso lo farà al posto mio!! Vi chiedo solo di guardare il video con il quale vi presento Beatrice!! http://eppela.com/ita/projects/935/la-vita-ora-un-sito-per-vivere-e-vincere-il-cancro e il suo progetto: http://ospiteinatteso.wordpress.com/2014/09/04/non-chiedo-una-smart-ma-solo-il-tuo-aiuto/ Lo so che ci stressano da tutte le parti per avere soldi e noi i soldi li abbiamo finiti (parlo per me naturalmente) ma due euro possiamo permetterceli. So che si hanno sempre dubbi sul fatto che i soldi vadano a buon fine ma in questo caso so che sarà così, altrimenti non ci metterei la faccia!! Quindi, scherzi e tranelli a parte, diamole una mano a realizzare questo progetto, poi i racconti erotici arriveranno e gratis, giuro!! Super-Io fortissimo Es che soccombe Io che si arrende. Anima schiacciata dall'essere obbligato, costretto in labirinti di pensieri che non lasciano spazio di movimento. Quando ti avvicini all'uscita, ti risbattono al centro con inganno percettivo del sentire. Forse sei morto. Di morte apparente. Da cui pretendo di risvegliarti. Rinasca il tuo vivere, guidato dalla tua essenza. Perché io ti sto cercando. Fotogrammi di memoria. Sono scatti appena mostrati. Bisogna che tu sappia che la mia testa non è per chiunque. Lei non è per tutti. Lei è un mondo. Un mondo a parte. Un mondo dentro il quale è difficile entrare. Impossibile uscire. Il ricordo è forte ma le sensazioni sembrano essere state troppo intense per riprodurle con il ricordo. Chiedono pelle, chiedono testa, chiedono respiro, chiedono espressione di viso, chiedono calore. Questi fotogrammi che tornano, mentre cammino tra la gente, mentre il tempo esige, mentre mi distendo annusando il cuscino per cercare il tuo odore e nutrirmi di te. Rientrarti in me. Ancora. In me. Nella mia testa. Sarà la tua prigione. Prigione di passione. Da cui non vorrai più evadere. PHOTOGRAMMES DE MéMOIRE. Photogrammes de mémoire. Ils sont déclenchement à peine montrés. Il faut que tu saches que ma tête n'est pas pour n'importe qui. Elle n'est pas pour tous. Elle est un monde. Un monde à part. Un monde dans lequel il est difficile d'entrer. Impossible sortir. Le souvenir est fort mais les sensations semblent avoir été trop intenses pour leur reproduire avec le souvenir. Elles demandent peau, elles demandent tête, elles demandent souffle, elles demandent expression du visage, elles demandent chaleur. Elles demandent. Ces photogrammes qu'ils reviennent, pendant que je marche entre les gens, pendant que le temps exige, pendant que je m'étends en flairant le coussin pour chercher ton odeur et me nourrir de toi, te me rentrer. Encore. Dans moi. Dans ma tête. Elle sera ta prison. Prison de passion, de qui tu ne voudras plus exécuter. Mentile. Non dirle che verrai ad annusare la mia pelle a respirare piacere dalla mia aria a mangiare vita della mia bocca a prendere sesso dal mio corpo. Non dirle che i tuoi occhi mi guarderanno toccarmi che si perderanno nella mia sensualità che viaggeranno oltre i piaceri provati che dimenticheranno d'aver visto mai godere un'altra donna. Non dirle che quando te ne andrai avrai già voglia di avermi ancora. Sensazioni. Emozioni scaturite da attimi fuggenti, magari inconcepibili ma naturali reazioni dell’esistere. Inutile respingerle, i sensi non si spengono a comando, chiedono alla mente di fremere e assecondare il piacere. E allora chiudo gli occhi. Per farmi trasportare da emozioni calde e inquietanti. Non le lascio svanire in vortici di compromessi e pregiudizi. Me le tengo addosso. La maggior parte delle persone, quando è in una fase critica, anche se riconosce razionalmente che i propri atteggiamenti o comportamenti possono aver determinato la crisi, fatica a mettere in atto cambiamenti e, soprattutto, vive il "doversi modificare" come una sconfitta. I cambiamenti, se mirati alla raggiungimento del BEN ESSERE, sono una conquista. La predisposizione al cambiamento è un valore aggiunto. Ascoltare il proprio sentire, prima di porsi domande e imporsi risposte. Esprimere apertamente le proprie sensazioni e i propri sentimenti non è una debolezza; è invece un punto di forza, che permette la presa di coscienza del proprio sentire e, in qualsiasi tipo di rapporto interpersonale, agevola lo scambio senza lasciare adito ad interpretazioni che potrebbero falsarlo. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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